LA FORZA NASCOSTA, Scienzate nella Fisica e nella Storia
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LA FORZA NASCOSTA, Scienzate nella Fisica e nella Storia
LA FORZA NASCOSTA, Scienzate nella Fisica e nella Storia
La pagina documentaria non possiede quasi mai il potere di restituirci il fondo di un essere umano: a questo scopo, più dello storico o dello psicologo sono idonei il drammaturgo o il poeta. Primo Levi Per raccontare le vite delle quattro scienziate, così intense sul piano scientifico e umano e così immerse nella storia del ‘900, è stato necessario trovare un equilibrio tra la pagina documentaria e la pagina poetica. Si è raggiunto attraverso il canto, che affianca la parola in un dialogo continuo, attraverso la scrittura di alcuni concetti scientifici in forma poetica e anche con i “vortici”, momenti musicali di parole e suoni che creano un ambiente sonoro alto e solenne. Così il racconto si espande e avvolge tutta la scena. Testo è parola, ma è anche musica, canto e movimento. Testo è la scenografia essenziale: cinque barre luminose che assumono significati differenti a seconda di come vengono agite dalle due interpreti. Alla fine della pièce esse vengono composte in forma di stella, elemento scenico potente, definita dall’artista Gilberto Zorio “ figura ancestrale …agitata dal fluire delle forze” . La stella richiama le quattro donne-stelle, donne stellate, donne di conoscenza. E le quattro forze della Fisica, con una forza in più: quella nascosta delle donne. Musiche di scena eseguite dal vivo da Ale Bavo e Diego Mingolla Casta diva, Norma, Vincenzo BELLINI; Stars, Les Misérables, Claude-Michel SCHÖNBERG; Kaddish, Maurice RAVEL; Dan Yuan Ren Chang Jiu (Maywe be blessed with longevity), LIANG Hong Zhi; If I were a Bell, Guys and Dolls, Frank LOESSER; Apri le luci e mira (aria di Cesare), Catone in Utica, Antonio VIVALDI. Onda, Cassiopea, Tempesta, Luminoso, Alessandro BAVO
DESCRIZIONE BREVE:
L’opera, nata dall’interazione di un gruppo di ricercatrici Fisiche, Storiche e Teatrali, celebra il contributo femminile alla Scienza e ne diffonde i molteplici valori.
Lo spettacolo offre uno sguardo sulla Fisica del ‘900 attraverso gli occhi di quattro scienziate, Marietta Blau, Chien-Shiung Wu, Milla Baldo Ceolin e Vera Cooper Rubin, che ne sono state protagoniste non totalmente riconosciute. Dalle loro storie traspare un tessuto comune dal forte valore intellettuale ed umano, una alchimia tra talento e determinazione, che le ha portate a raggiungere risultati scientifici fondamentali per la comprensione della natura. Dai metodi innovativi per rivelare l’essenza dei processi nucleari agli esperimenti sulle loro simmetrie nascoste, dalla natura sfuggente dei neutrini all’osservazione di galassie lontane. La loro vita si è intrecciata ai cambiamenti sociali e storici vissuti con coraggio ed entusiasmo da ognuna di loro, in un quadro internazionale caratterizzato da grandi sconvolgimenti. Lo spettacolo è un ottimo pretesto per riaccendere in ciascuno spettatore, uomo o donna, giovane o meno, il desiderio di cercare e riconoscere i semi di quella Forza Nascosta che spinge ad amare la Scienza, luogo di rispetto e di civile convivenza.
NOTE DI REGIA:
Il personaggio non è niente. La persona è tutto.
Ma la persona è limitata nel tempo e negli atti, mentre il personaggio non ha un tempo e tra una riga e l’altra può compiere infinite azioni, dunque ha qualcosa d’eterno.
Eppure personaggio è creazione d’una persona.
Si può forse dire che Teatro è ciò che mette in relazione persona e personaggio.
E questa relazione si può forse chiamare “attore”.
Si tratta di mettere in scena un testo. Tutto qui. Facile? Mai niente fu facile ma lavorare con attori che conoscono il loro mestiere può regalare sublimi momenti di gioia pura.
E quali sono gli attori che conoscono il loro mestiere? Sono quelli che sanno di non poterlo conoscere del tutto, sono quelli che sanno che è si un mestiere, ma è anche tutto il dolore del mondo.
Creare un clima perchè questi attori possano trovare il loro gioco. La loro vivezza, la loro irripetibilità, attimo dopo attimo.
Ciò che conta non è la “situazione” ma la “condizione”, ovvero ciò che permette agli attori di attraversare analogie. Le analogie che legano il teatro alla vita.
Dunque le note di regia non riguardano il “teatro” bensì lo “spettacolo” e la sua composizione.
Abbiamo un interno. Un appartamento, ma c’è anche una grande finestra. E’ la finestra delle nostre anime. E’ la finestra attraverso la quale nulla si vede se non pallidi colori e flebili suoni.
Come regista ho solo una domanda rispetto a questo testo: perchè quei tre cantano tutte quelle canzoni?
E poi c’è la questione dei ricordi e della memoria. I ricordi cambiano i connotati alle cose passate e la memoria è quel che si perde e la si perde insieme alla vita. Della memoria non rimane quasi più nulla. Frammenti, stralci di finte verità, convinzioni mal riposte, cadute, equivoci. La memoria si perde. Individualmente e collettivamente. E quel che chiamiamo Storia nulla può fare, tutto si deforma, tutto svanisce.
Ma questo lo sappiamo benissimo.
Ah, dimenticavo. E’ una commedia.
CAST:
ricercatrici della Sezione di Torino dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’Università di Torino,
dall’esperta di Storia delle Donne Emiliana Losma,
dall’ esperta in innovazione tecnologica Rita Spada,
drammaturgia Gabriella Bordin, Elena Ruzza
regia Gabriella Bordin
con Elena Ruzza, attrice, Fé Avouglan, soprano
musiche originali eseguite dal vivo Ale Bavo
contributo musicale parti cantate eseguite dal vivo Diego Mingolla
disegno luci Manfredi Michelazzi
spazio scenico Adriana Zambon
registrazione voci Matteo Cantamessa
video Giuseppe Verdino
fotografia Anna Parisi
produzione INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (sezione Torino), Dipartimento di Fisica – Università degli Studi di Torino, Associazione Terra Terra Almateatro
In collaborazione con Associazione CentroScienza Onlus, INRiM
EVENTI COLLEGATI:
21 aprile 2022 – ore 21.30 all’Après – coup di Via Braida 5, Milano
TI RICORDI?
notte pinteriana
con Claudio Morganti, Maria Eugenia D’Aquino, Riccardo Magherini, Annig Raimondi – produzione PACTA . dei Teatri
Il noto attore, drammaturgo, regista italiano Claudio Morganti, premio UBU 2012 e autore del Serissimo metodo Morg’hantieff, dona al pubblico di Après-coup un’originalissima ‘ouverture’ allo spettacolo VECCHI TEMPI di Pinter. A seguire, gli attori di PACTA protagonisti dello spettacolo restituiranno una vera e propria maratona di ricordi pinteriani, tratti dalle sue opere più famose.
asasas
21 aprile 2022 – ore 21.30 all’Après – coup di Via Braida 5, Milano
TI RICORDI?
notte pinteriana
con Claudio Morganti, Maria Eugenia D’Aquino, Riccardo Magherini, Annig Raimondi – produzione PACTA . dei Teatri
Il noto attore, drammaturgo, regista italiano Claudio Morganti, premio UBU 2012 e autore del Serissimo metodo Morg’hantieff, dona al pubblico di Après-coup un’originalissima ‘ouverture’ allo spettacolo VECCHI TEMPI di Pinter. A seguire, gli attori di PACTA protagonisti dello spettacolo restituiranno una vera e propria maratona di ricordi pinteriani, tratti dalle sue opere più famose.
PACTA
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